Quando Google ha presentato il nuovo Google Assistant ha promesso che sarebbe stata un’esclusiva della sua linea di dispositivi Google Pixel. In seguito nuovi rapporti hanno suggerito che sarebbe approdato sull’LG G6 e infine al MWC di Barcellona l’azienda ha annunciato il roll-out dell’assistente vocale per tutti gli utenti Android
Google Assistant è compatibile con tutti i dispositivi che hanno in esecuzione una versione di Android Marshmallow o superiori (anche su Nougat modificando il build.prop) e potrà essere installato anche sullo smartwatch Android Wear 2.0 con alcune limitazioni che al momento non sono ancora definite. L’unica nota negativa è che l’assistente di Google non parla ancora Italiano ma nell’attesa, possiamo incominciare a provare le sue funzionalità in lingua Inglese
Nonostante il rilascio sia in via di distribuzione, alcuni utenti non riescono ad ottenere il famoso servizio, questo dipende sostanzialmente dalle versioni delle applicazioni Google installate che non sono recenti. Come anticipato, l’unico requisto fondamentale è quello di aver un dispositivo con installato Android Marshmallow 6.0 o una versione superiore, in seguito per ottenere Google Assistant basta seguire le operazioni di seguito:
2. Installare l’ultima versione dell’App Google numero 6.14.12.21 o superiore
3. Cambiare dalle impostazioni del telefono la lingua. Questo comporterà un piccolo disguido ma è necessario se si vuole provare in anteprima tutte le funzioni dell’assistente vocale di Google, ripristinando la lingua su Italiano tutto tornerà alla normalità ma non sarà più possibile utilizzare il servizio fino all’avvio del roll-out per il nostro paese. Per eseguire il cambio: Impostazioni > Selezionare Lingua > Inglese (Stati Uniti)
Responsabile sito e WebWriter di Hwbrain.it.
Dopo aver fondato e realizzato il blog verticale AppleTvItalia, divenuto famoso e molto frequentato quando Apple ha iniziato la vendita della prima versione di Apple TV, ha portato avanti il progetto occupandosi di mod del sistema OSTV per l’installazione di progetti indipendenti (XBMC, KODI) fino ad ereditare HWBrain dove ha potuto ampliare a 360° le argomentazioni relative alla tecnologia.